L'inquietante volontà del controllo via web e Beppe Grillo!


da: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/18/Casaleggio_guru_web_grillo.shtml
 
Casaleggio, il guru web di Beppe
che ama Parsifal e Adriano Olivetti

MILANO — Era il 2000 quando a Roma, in un suo spettacolo, Beppe Grillo armato di ascia rossa distruggeva sul palco un computer al grido di «ti odio». Altri tempi. Così adesso, a vederlo trasformato in una stella del web, viene da chiedersi: ma chi l'ha convinto a cambiare idea? L'uomo della «conversione» esiste e si chiama Gianroberto Casaleggio. Ha gli occhialetti da Harry Potter e i capelli lunghi e ricci simil- Branduardi.

È lui il manager che ha persuaso Grillo dell'utilità della Rete. La società che presiede, la Casaleggio associati (fondata nel 2004 a Milano), ha l'obiettivo dichiarato di «sviluppare in Italia la cultura della Rete». E ha creato e gestisce, tra le altre cose, non solo il blog del comico genovese ma anche la distribuzione di tutti i suoi gadget (video, libri, etc). Intuizione felice, visto il successo che sta riscuotendo beppegrillo.it: diciassettesimo nella classifica mondiale dei blog. Casaleggio Internet ce l'ha nel sangue. Dopo aver ricoperto ruoli di amministratore delegato, presidente e consigliere delegato, è diventato presidente di questa società. Che gestisce secondo la sua filosofia preferita: quella di Camelot.

Sulle orme di Parsifal (personaggio a lui caro) dichiara di voler ricercare «la vera natura degli uomini». E così, ad esempio, per le riunioni da sempre ama immergere il gruppo dirigente nel mondo cavalleresco e spirituale della leggenda di Camelot (alla scoperta di quei luoghi ha persino trascorso una vacanza). Usa una tavola rotonda attorno alla quale fa sedere i suoi manager per «parlare liberamente ». E talvolta, almeno con la precedente società, la Webegg, dove era amministratore delegato, usava il castello di Belgioioso, vicino Pavia, per gli incontri allargati, «dove parlare come vecchi amici». Diplomato in informatica, si iscrive a fisica, ma la matematica lo annoia. I suoi miti? Dante, Forrest Gump e McLuhan. Papà a ventuno anni, lascia gli studi per mettere su famiglia e crescere il figlio. Inizia a lavorare in Olivetti a metà degli anni 80, e sposa la filosofia manageriale di Adriano Olivetti: «L'azienda basata sul valore dell'uomo».

E infatti alla Webegg la protezione delle persone era totale: dai corsi di formazione all'assistenza legale, psicologica, alimentare, ai prestiti di denaro. Nel tempo libero gioca a tennis e allena una squadra di calcio. Appassionato di storia, fumetti e fantascienza, ha voluto una casa nelle valli del Canavese vicino a Ivrea. Lì possiede un bosco tutto suo, «come quello della favola della bella addormentata», che confida di «curare durante i weekend». Autore di libri come «Il web è morto, viva il web», assieme al fratello Davide e a Mario Bucchich (anche loro soci della Casaleggio associati), oramai è diventato il consigliere numero uno di Beppe Grillo nelle strategie di comunicazione. Sua, secondo indiscrezioni, l'idea del «V day». Ed è sempre presente anche agli incontri del comico con i «MeetUp» locali. Piccolo particolare: l'organizzatore del gruppo di Milano Maurizio Benzi lavora, manco a dirlo, per la stessa società di Casaleggio. Ma non solo. Galeotta una colazione di lavoro a Milano, nel gennaio 2006, il manager convinse anche il ministro e leader di Idv ad aprire un suo blog: ora, infatti, anche quello di Di Pietro è tra i più gettonati. Ed è curato sempre dalla Casaleggio associati.

Lui, Casaleggio, interviste ne concede poche. Però per capire la sua strategia basta leggersi le dichiarazioni rilasciate a un sito, Data Manager: «La Rete ha introdotto un cambiamento progettuale della politica. Il sistema della delega democratica è messo in crisi dalla Rete, che rende possibile la nascita della democrazia diretta... La Rete sta spossessando i governi della rappresentanza e i media della gestione dell'informazione ». E il messaggio, politico, sembra quello di Grillo.
 
Angela Frenda
18 settembre 2007

LA FEDINA PENALE DI BEPPE GRILLO

Premessa del Blog: " Non siamo giustizialisti, ma garantisti e possiamo capire la tragedia dell'incidente, ma rimane il fatto che una fedina penale sporca è' sempre una fedina penale sporca, e da gente che predica la galera per tutti ti aspetti che non abbia neanche un infrazione stradale... "

Di seguito l'articolo scaricato da: http://questopuntoesclamativo.wordpress.com/2012/04/23/beppe-grillo-e-stato-condannato-per-omicidio-colposo-lo-sapevate/  

Beppe Grillo è stato condannato per omicidio colposo. Lo sapevate?

Nel 1988 la Corte suprema di cassazione  condannò definitivamente Beppe Grillo per omicidio colposo plurimo a un anno e tre mesi di carcere, poiché giudicato responsabile della morte di due coniugi genovesi, Renzo Giberti (45 anni) e Rossana Guastapelle (33 anni), e del loro bambino Francesco di 8 anni, a seguito di un incidente stradale nei pressi di Limone Piemonte da lui causato il 7 dicembre 1981. Il fuoristrada di Grillo scivolò su una lastra di ghiaccio in una strada sterrata di montagna e finì in un burrone: morirono tutti i passeggeri del mezzo tranne lui, che riuscì a salvarsi saltando fuori dall’abitacolo. Oggetto di critica è stato il fatto che egli stesso, condannato in via definitiva per omicidio colposo, volesse che fossero esclusi dal Parlamento italiano i condannati in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale. 
Un pò come il bue che dice cornuto all’asino, ma si sa, se c’è una cosa che a Grillo riesce particolarmente, è sicuramente predicare bene e razzolare male.

L'incoerenza di Beppe Grillo: Predica bene e razzola 193.145,11 euro

W la coerenza dei grillini! Criticano i rimborsi elettorali ma poi se li intascano!!!

Il Fazioso 13 maggio 2012
 
grillo2 W la coerenza dei grillini! Criticano i rimborsi elettorali ma poi se li intascano!!!

E’ Franco Bechis su Libero a svelare l’ultima bugia dei grillini: 193.145,11 euro.
E’ questo il contributo al gruppo consigliare in Regione che spettava ai grillini, che in Regione Emilia Romagna ha fatto eleggere due consiglieri. Un finanziamento pubblico al partito che Grillo non ha affatto disdegnato. I contributi ai gruppi consiliari sono uguali ai rimborsi ai gruppi parlamentari. Quelli che Grillo odia e considera scandalosi…
I grillini in regione sfruttano a pieno la somma, quasi metà della somma è andata per pagare il personale. Altri 28.209,31 euro finiti «consulenze». I due consiglieri si sono erogati 10.892,59 euro di rimborsi spese extra status regionale (hanno già un rimborso fisso mensile). Poco più di 4 mila euro sono state non specificate «spese di rappresentanza». Altra voce generica, gli 8.349,25 euro di «spese varie». Il resto se ne è andato in pubblicazioni, indagini, documentazione, cancelleria, attrezzature e 372,82 euro di spese bancarie.

da: http://www.ilfazioso.com/w-la-coerenza-dei-grillini-criticano-i-rimborsi-elettorali-ma-poi-se-li-intascano.html